Quando si parla di criptovalute la moneta virtuale che viene subito in mente è il Bitcoin (BTC). Perché si tratta della criptovaluta più popolare, ma anche di quella più scambiata in assoluto. Ma la popolarità del Bitcoin non ha di certo frenato l’innovazione nel mondo dei token e stiamo capendo che aiuterà la tecnologia dopo il coronavirus.
La panoramica sul mondo degli NFT, i token non fungibili
Per esempio, stanno diventando sempre più popolari i cosiddetti NFT, token non fungibili, così come riportato dalla guida su https://www.finanziario.it/criptovalute/cosa-sono-gli-nft-come-investire/. Noti anche e semplicemente con la sigla NFT, in particolare, i token non fungibili sono totalmente differenti, per natura, rispetto al Bitcoin.
I BTC, infatti, sono negoziabili e possono passare di mano tra di loro, mentre gli NFT, appunto, non sono passibili di scambio in quanto a monte sono nati con l’idea di creare a priori una forte scarsità a livello digitale.
L’evoluzione degli NFT, dall’arte digitale al mondo dei videogiochi
I token non fungibili si sono visti per la prima volta online nel settore dell’arte digitale. Per poi spopolare nel mondo dei videogiochi. In particolare, grazie agli NFT, nel vasto mondo dell’intrattenimento online, le risorse di gioco sono direttamente controllate dall’utente.
Quindi senza passare dall’autorizzazione da parte dello sviluppatore del gioco stesso. Con la conseguenza che, nel mondo dei giochi su blockchain, c’è ampia libertà nello scambio di risorse sui mercati di terze parti.
Quali sono i vantaggi di comprare tramite NFT
Grazie alle loro caratteristiche, chi compra con gli NFT ha la certezza di essere l’unico proprietario di risorse digitali senza il rischio di contraffazione.
Per esempio, ci sono artisti che hanno venduto le loro canzoni in edizione limitata proprio tramite token non fungibili. Con la possibilità, tra l’altro, di poter vendere oggetti digitali rari e in copia unica anche con il sistema delle aste online.