Al fine di creare un ponte tra impresa, ricerca e finanza, Confindustria ha lanciato Digital Innovation Hub, il progetto che, tra l’altro, rappresenta pure una porta di accesso all’innovazione rappresentata da Industria 4.0. In particolare, facendo leva un un network che è rappresentato da attori nazionali ed europei dell’innovazione, Digital Innovation Hub offre un livello qualificato di servizi che sono utili per andare a stimolare ed a promuovere in Italia la domanda di innovazione del sistema produttivo in accordo con quanto riporta preparatialfuturo.confindustria.it che è il sito Internet ufficiale.
A tal fine per i DIH, nell’ambito del programma Horizon 2020, sono state stanziate risorse per 500 milioni di euro unitamente al lancio di una piattaforma europea per la promozione delle iniziative di digitalizzazione dei singoli Paesi membri, ed alla definizione di un’agenzia europea per lo sviluppo delle competenze digitali.
In questo modo, rafforzando i collegamenti e le interazioni tra il mondo della ricerca, e quello dell’industria, si punta ad accelerare la trasformazione digitale delle imprese ed a rilanciare gli investimenti in innovazione.
Nel dettaglio, con il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione per la competitività delle imprese si possono ottenere fino a ben 10 milioni di euro per beneficiario in accordo con la legge di bilancio attualmente in vigore, mentre il credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi è il nuovo credito di imposta che ha sostituito il super e l’iperammortamento.
La Nuova Sabatini è una misura che, attiva dal 2014, è stata rifinanziata per la concessione di un contributo in conto impianti. E questo perché la misura è finalizzata ad incentivare l’acquisto di beni strumentali e di attrezzature ad uso produttivo includendo pure, tra l’altro, il software, l’hardware e le tecnologie digitali. Per dare valore ai beni immateriali, invece, c’è il Patent Box che, nello specifico, consiste in via opzionale nell’accesso ad una tassazione agevolata sugli utili che sono riconducibili all’uso di brevetti, di disegni e di modelli industriali. E lo stesso dicasi per il know-how e per il software che è protetto dal copyright.
Per accelerare l’innovazione in Italia, le startup e le PMI innovative possono far leva su tante agevolazioni a partire dall’accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, e passando per la raccolta di nuovi capitali di rischio utilizzando lo strumento dell’equity crowdfunding e per gli incentivi agli investimenti in capitale di rischio. Per la formazione 4.0 c’è invece un credito di imposta con un’aliquota che è differenziata in base alla dimensione dell’impresa come segue: il 50% per le piccole imprese con un massimo di 300 mila euro l’anno; il 40% per le medie imprese con un massimo di 250 mila euro l’anno; il 30% per le grandi imprese con un massimo di 250 mila euro l’anno. La detrazione, inoltre, balza al 60%, nel rispetto dei massimali di importo sopra indicati, quando la formazione 4.0 riguarda le imprese con lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.
Tra gli strumenti agevolativi, che sono finalizzati a favorire la trasformazione digitale ed il rafforzamento patrimoniale delle imprese, molto interessante è pure il Voucher Innovation Manager, una misura che, recentemente rifinanziata con 46 milioni di euro di risorse, non è altro che un contributo a fondo perduto che è destinato all’acquisto di prestazioni consulenziali. La misura è ideale per piccole e medie imprese e per le reti d’impresa che vogliono avvalersi, per crescere, di esperti e di consulenti che sono altamente qualificati.
Caratteristiche dei Digital Innovation Hub di Confindustria
In collaborazione con le Associazioni di Confindustria, i Digital Innovation Hub operano a livello regionale, o al più interregionale, con l’obiettivo di fornire servizi alle imprese facendo leva, in maniera diretta ed indiretta, sull’ecosistema dell’innovazione che è rappresentato non solo dalle Università, dai centri di ricerca e dai poli tecnologici, ma pure dai parchi scientifici, dagli incubatori di start-up, investitori ed enti locali.Digital Innovation Hub, i servizi per la trasformazione digitale delle imprese
I servizi dei Digital Innovation Hub di Confindustria spaziano, per quel che riguarda Industria 4.0, dai seminari alle visite di studio, e passando per i workshop, ma anche supporto diretto per la trasformazione digitale delle imprese. Così come i DIH di Confindustria garantiscono tutto l’orientamento necessario per poter adottare l’ecosistema dell’innovazione.ll supporto ai DIH da parte della Commissione europea
Per i Digital Innovation Hub (DIH), insieme ai Competence Center (CC), c’è inoltre una rete europea che, nel mese di aprile del 2016, è stata adottata dalla Commissione Ue con la Comunicazione ‘Digitising European Industry’.A tal fine per i DIH, nell’ambito del programma Horizon 2020, sono state stanziate risorse per 500 milioni di euro unitamente al lancio di una piattaforma europea per la promozione delle iniziative di digitalizzazione dei singoli Paesi membri, ed alla definizione di un’agenzia europea per lo sviluppo delle competenze digitali.
In questo modo, rafforzando i collegamenti e le interazioni tra il mondo della ricerca, e quello dell’industria, si punta ad accelerare la trasformazione digitale delle imprese ed a rilanciare gli investimenti in innovazione.
Strumenti agevolativi per i Digital Innovation Hub, dal credito di imposta ai voucher
I Digital Innovation Hub possono far leva, tra l’altro, su numerosi strumenti agevolativi nel rispetto dei requisiti di accesso e di fruizione previsti. Si tratta, nello specifico, del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione per la competitività delle imprese; credito di imposta per investimenti in beni strumentali; Nuova Sabatini; Patent Box; Startup e PMI Innovative; SPIN – Pianifica i tuoi investimenti; credito di imposta per la formazione 4.0 e Voucher Innovation Manager sempre in accordo con quanto si legge sul sito Internet dei DIH preparatialfuturo.confindustria.it.Nel dettaglio, con il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione per la competitività delle imprese si possono ottenere fino a ben 10 milioni di euro per beneficiario in accordo con la legge di bilancio attualmente in vigore, mentre il credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi è il nuovo credito di imposta che ha sostituito il super e l’iperammortamento.
La Nuova Sabatini è una misura che, attiva dal 2014, è stata rifinanziata per la concessione di un contributo in conto impianti. E questo perché la misura è finalizzata ad incentivare l’acquisto di beni strumentali e di attrezzature ad uso produttivo includendo pure, tra l’altro, il software, l’hardware e le tecnologie digitali. Per dare valore ai beni immateriali, invece, c’è il Patent Box che, nello specifico, consiste in via opzionale nell’accesso ad una tassazione agevolata sugli utili che sono riconducibili all’uso di brevetti, di disegni e di modelli industriali. E lo stesso dicasi per il know-how e per il software che è protetto dal copyright.
Per accelerare l’innovazione in Italia, le startup e le PMI innovative possono far leva su tante agevolazioni a partire dall’accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, e passando per la raccolta di nuovi capitali di rischio utilizzando lo strumento dell’equity crowdfunding e per gli incentivi agli investimenti in capitale di rischio. Per la formazione 4.0 c’è invece un credito di imposta con un’aliquota che è differenziata in base alla dimensione dell’impresa come segue: il 50% per le piccole imprese con un massimo di 300 mila euro l’anno; il 40% per le medie imprese con un massimo di 250 mila euro l’anno; il 30% per le grandi imprese con un massimo di 250 mila euro l’anno. La detrazione, inoltre, balza al 60%, nel rispetto dei massimali di importo sopra indicati, quando la formazione 4.0 riguarda le imprese con lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.
Tra gli strumenti agevolativi, che sono finalizzati a favorire la trasformazione digitale ed il rafforzamento patrimoniale delle imprese, molto interessante è pure il Voucher Innovation Manager, una misura che, recentemente rifinanziata con 46 milioni di euro di risorse, non è altro che un contributo a fondo perduto che è destinato all’acquisto di prestazioni consulenziali. La misura è ideale per piccole e medie imprese e per le reti d’impresa che vogliono avvalersi, per crescere, di esperti e di consulenti che sono altamente qualificati.