L’edizione del 2020 degli Amazon Innovation Award è stata vinta dagli studenti del Politecnico di Milano con ‘PrimePeerz’, un progetto vincente che permetterà loro, in premio, di recarsi presso il quartier generale della società di Jeff Bezos, a Seattle, e di presentare ai top manager del colosso dell’e-commerce la loro idea in accordo con quanto è stato riportato dall’agenzia di stampa Ansa.it.
La premiazione in videoconferenza è avvenuta in presenza di Tareq Rajjal che è il responsabile di Amazon Transport Services per il Sud Europa, e che, tra l’altro, ha posto l’accento sul fatto che, dopo quattro anni dal lancio degli Amazon Innovation Award, l’Italia si pone come pioniere a livello europeo.
Paradossalmente, con la pandemia di Covid-19, Amazon si è clamorosamente trovata a gestire un numero di ordini online nel mondo tale da non poter più rispettare, nella maggioranza dei casi, i soliti tempi di consegna veloci anche in un solo giorno lavorativo. Inoltre, il gigante americano si è trovato pure a disincentivare dal proprio sito l’acquisto online di tutta una serie di prodotti ritenuti non fondamentali e quindi non essenziali con il coronavirus.
E così, ha riportato il sito tech.everyeye.it citando un rapporto del Wall Street Journal, Amazon ai tempi del coronavirus, dal proprio sito, ha nascosto o comunque eliminato la sezione relativa agli acquisti consigliati in base alle scelte degli altri clienti, così come avrebbe eliminato pure le promozioni legate a feste come quella del papà, ed abbassato spesso anche in maniera rilevante le commissioni riconosciute per i programmi di affiliazione.
Per esempio, nel periodo del lockdown in Italia, dal sito Amazon.it, in home page, la società ha pubblicato online tutte le avvertenze sui tempi di consegna, sui resi e sulla sicurezza ai tempi del coronavirus, dai tempi di consegna non standard, e quindi allungati, e passando per la consegna dei pacchi da parte del corriere senza firmare alcuna ricevuta proprio per evitare i rischi legati al Covid-19. Così come Amazon ha adottato delle misure stringenti di sicurezza nei luoghi di lavoro, ed in particolare nei propri centri di smistamento.
Avvicinandoci in molti Paesi del mondo alla cosiddetta fase 2, ovverosia quella caratterizzata dal netto calo dei contagi, ma dalla convivenza con il coronavirus adottando ed utilizzando dispositivi di protezione e di sicurezza individuale, è chiaro che gli acquisti online tenderanno a scendere, ma l’ecommerce rispetto alla fase pre Covid-19 continuerà ad essere strategico. Non a caso molte società in genere restie a migrare online, come quelle di alta moda, si stanno organizzando per la vendita online visto che per molto tempo non vedremo più negozi con affollamenti ed assembramenti al loro interno.
Questo significa che sarà sempre più semplice e più conveniente acquistare online capi di abbigliamento, calzature ed accessori di case di moda made in Italy, o comunque di grandi griffe, rigorosamente via web con un click e con il recapito direttamente a casa. In altre parole, i capi di lusso non si proveranno più, nella maggioranza dei casi, nei camerini, ma si indosseranno direttamente a casa propria, in tutta sicurezza e magari con una gestione più dinamica dei resi e dei cambi da parte dei venditori online. Di riflesso, chi vende online per generare fatturato in futuro dovrà sempre di più puntare sulla qualità dei prodotti, sulla velocità di consegna ed anche e soprattutto sull’assistenza post vendita che dovrà essere a cinque stelle.
Amazon Innovation Award 2020 aperto agli studenti degli atenei francesi
Ai tempi del coronavirus, la cerimonia di premiazione per gli Amazon Innovation Award 2020 si è tenuta in videoconferenza dopo che al contest hanno partecipato complessivamente oltre 300 studenti. Rispetto alle passate edizioni degli Amazon Innovation Award, che sono stati lanciati nel 2016 dall’azienda statunitense, quest’anno la partecipazione è stata allargata pure agli studenti degli atenei della Francia. E così, suddivisi in squadre da 3 a 5 persone, alla challenge di quest’anno, oltre agli studenti italiani, hanno partecipato pure quelli dell’università di ingegneria Mines ParisTech, della Business School EDHEC e dell’École Centrale de Lyon.La premiazione in videoconferenza è avvenuta in presenza di Tareq Rajjal che è il responsabile di Amazon Transport Services per il Sud Europa, e che, tra l’altro, ha posto l’accento sul fatto che, dopo quattro anni dal lancio degli Amazon Innovation Award, l’Italia si pone come pioniere a livello europeo.
Amazon Innovation Award 2020 per progetti sostenibili
Per la partecipazione all’edizione 2020 degli Amazon Innovation Award, la società di Jeff Bezos ha chiesto che fosse messo a punto un progetto basato sulla sostenibilità con focus, in particolare, su un’idea innovativa per quel che riguarda i processi di prelevamento, di impacchettamento e di spedizione dei prodotti unitamente ad una gestione dei resi quanto più efficiente possibile anche per quel che riguarda l’abbattimento o comunque la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2).Il progetto vincitore PrimePeerz, ideato per il servizio Amazon Prime
Il progetto sostenibile vincitore, PrimePeerz, a cura dei giovani studenti del Politecnico di Milano, prevede una nuova opzione di consegna dei prodotti che garantirà ai corrieri di Amazon di percorrere meno chilometri e, quindi, di risparmiare CO2. L’idea innovativa di PrimePeerz, ha altresì riportato l’Ansa, è basata sul servizio Amazon Prime, e prevede l’inserimento, da parte del cliente, di una lista di indirizzi affidabili, per la consegna, in modo tale che il corriere possa abbattere il più possibile i tempi e le distanze di percorrenza.Consegne dei pacchi di Amazon ai tempi del coronavirus
Quello dei tempi di consegna per Amazon negli ultimi anni è stato un fattore da migliorare al fine di recapitare la merce acquistata online il più rapidamente possibile. Ma ai tempi del coronavirus, pur tuttavia, la società di Jeff Bezos, a causa dell’aumento esponenziale degli acquisti online da parte dei cittadini costretti a rimanere a casa, ha dato priorità, per le consegne, ai beni di prima necessità rispetto a quelli non essenziali nel periodo della quarantena.Paradossalmente, con la pandemia di Covid-19, Amazon si è clamorosamente trovata a gestire un numero di ordini online nel mondo tale da non poter più rispettare, nella maggioranza dei casi, i soliti tempi di consegna veloci anche in un solo giorno lavorativo. Inoltre, il gigante americano si è trovato pure a disincentivare dal proprio sito l’acquisto online di tutta una serie di prodotti ritenuti non fondamentali e quindi non essenziali con il coronavirus.
E così, ha riportato il sito tech.everyeye.it citando un rapporto del Wall Street Journal, Amazon ai tempi del coronavirus, dal proprio sito, ha nascosto o comunque eliminato la sezione relativa agli acquisti consigliati in base alle scelte degli altri clienti, così come avrebbe eliminato pure le promozioni legate a feste come quella del papà, ed abbassato spesso anche in maniera rilevante le commissioni riconosciute per i programmi di affiliazione.
Per esempio, nel periodo del lockdown in Italia, dal sito Amazon.it, in home page, la società ha pubblicato online tutte le avvertenze sui tempi di consegna, sui resi e sulla sicurezza ai tempi del coronavirus, dai tempi di consegna non standard, e quindi allungati, e passando per la consegna dei pacchi da parte del corriere senza firmare alcuna ricevuta proprio per evitare i rischi legati al Covid-19. Così come Amazon ha adottato delle misure stringenti di sicurezza nei luoghi di lavoro, ed in particolare nei propri centri di smistamento.
E-commerce in crescita proporzionale all’aumento dei contagi
Stando a quanto è stato riportato da forbes.it, nel periodo della pandemia l’e-commerce è letteralmente esploso con un aumento degli acquisti online sostanzialmente in rapporto di proporzionalità con l’aumento dei contagi da Covid-19. Basti pensare che, in base ad una elaborazione a cura di Netcomm, il 75% di coloro che, nel mese di marzo del 2020, ha comprato online, non lo aveva mai fatto prima.Avvicinandoci in molti Paesi del mondo alla cosiddetta fase 2, ovverosia quella caratterizzata dal netto calo dei contagi, ma dalla convivenza con il coronavirus adottando ed utilizzando dispositivi di protezione e di sicurezza individuale, è chiaro che gli acquisti online tenderanno a scendere, ma l’ecommerce rispetto alla fase pre Covid-19 continuerà ad essere strategico. Non a caso molte società in genere restie a migrare online, come quelle di alta moda, si stanno organizzando per la vendita online visto che per molto tempo non vedremo più negozi con affollamenti ed assembramenti al loro interno.
Questo significa che sarà sempre più semplice e più conveniente acquistare online capi di abbigliamento, calzature ed accessori di case di moda made in Italy, o comunque di grandi griffe, rigorosamente via web con un click e con il recapito direttamente a casa. In altre parole, i capi di lusso non si proveranno più, nella maggioranza dei casi, nei camerini, ma si indosseranno direttamente a casa propria, in tutta sicurezza e magari con una gestione più dinamica dei resi e dei cambi da parte dei venditori online. Di riflesso, chi vende online per generare fatturato in futuro dovrà sempre di più puntare sulla qualità dei prodotti, sulla velocità di consegna ed anche e soprattutto sull’assistenza post vendita che dovrà essere a cinque stelle.